Gianfranco Martuscelli

Autore de "La strategia del terrone"

Intervista sulla letteratura umoristica

Qui sotto riportiamo l’intervista che abbiamo fatto a Gianfranco Martuscelli, l’autore del libro ” La strategia del terrone“.

Per scrivere letteratura umoristica occorre un talento di base?


Una brutta notizia per chi crede di essere simpatico e pensa che la sua dote sia (soltanto) un dono di natura, un’attitudine esclusiva e inarrivabile. Ebbene sì, simpatici si può anche diventare. L’umorismo non è una disciplina ma si possono studiare con disciplina e abnegazione i suoi elementi fondanti e suscitare ilarità. Certo non diventeremo mai Fiorello o Gigi Proietti, mostri sacri inarrivabili, l’obiettivo deve sempre essere commisurato alle potenzialità. Di sicuro, però, potremo riuscire a far ridere in ufficio, tra amici o suscitare simpatia con le nuove conoscenze. E se approfondiamo lo studio, anche i nostri racconti e romanzi saranno intrisi di situazioni comiche e battute sagaci. I maggiori performer si muovono secondo una scaletta costruita a tavolino, liberi però, di improvvisare secondo gli input esterni che arrivano dal pubblico e dall’ambiente.

Mi stai dicendo che l’umorismo ha delle regole?


Proprio così, sia la costruzione di una barzelletta che quella di un romanzo segue dei precisi canoni che stimolano determinati meccanismi mentali che poi portano a ridere. Senza conoscere bene gli strumenti del mestiere non si arriva lontano. Occorre sapere come si costruisce un personaggio, cosa lo rende empatico, il tipo di storia che vogliamo rappresentare e strutturarla in funzione del pubblico che vogliamo ne fruisca. Per tradire una regola bisogna conoscerla alla perfezione. Spesso lo fa un autore acclamato con un pubblico che lo seguirebbe ovunque, ma sono eccezioni da non emulare.

Continua a leggere l’intervista su: https://www.eccellenze.org/letteratura-ed-umorismo/

Recensione de “La strategia del terrone” su miglioramento.com

Ho finito ieri di leggere il libro “La strategia del terrone” e devo dire che questo per me è un libro realmente motivazionale. Come disclaimer dico immediatamente che sono legato all’autore da un vincolo di amicizia fraterna ma questo non influisce sul mio giudizio sul libro.
Narra la vita di un giovane adulto italiano, di provincia, della provincia più lontana dal mondo in corsa che tutti possiamo sperimentare quotidianamente e che forse non è dissimile da molte altre periferie del mondo dipinto sui social e nelle pubblicità televisive.
Senza spoilerare troppo, la vita di questo ragazzo è un monito a non buttare alle ortiche quella vita che, con maestria insuperata, Guccini chiama “quel poco che a vivere ci è dato… che è un’equazione senza risultato”.
Ed è proprio così. Se ci lasciamo vivere, se non imprimiamo alla vita il nostro passo, rischiamo davvero di terminare con un punto di domanda e con quei tanti sensi di fallimento che riusciamo ad evitare se ogni mattina ci mettiamo all’opera, se “scegliamo” di costruire il nostro destino con giudizio e determinazione. La pigrizia non è sempre un male, assolutamente. Ci sono situazioni in cui la non-azione è migliore dell’azione ma, in generale, la vita è fatta di sabbie mobili che ci spingono verso una infelicità difficilmente recuperabile se non si fornisce una forma di controllo alla nostra quotidianità.

Leggi il resto su: https://www.miglioramento.com/2022/01/29/la-strategia-del-terrone-un-libro-motivazionale-a-sua-insaputa/

Articolo su “Il mattino”

Articolo su “La Città”

«La strategia del terrone è un simpatico gioco di parole ma è anche lo stile di vita del personaggio, uno stile di vita scapestrato e inconcludente che non gli permette di superare i suoi problemi – sottolinea l’autore…

Leggi il resto qui

https://www.lacittadisalerno.it/cultura-e-spettacoli/scapestrato-e-inconcludente-%C3%A8-la-strategia-del-terrone-1.2778739

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